lunedì 28 gennaio 2008

Comunita' Politica di Avanguardia


Sebbene io sia contro ogni forma di estremismo,trovo interessante pubblicare questo articolo che ho trovato in rete riguardo la C.P di Avanguardia

La Comunità Politica di Avanguardia, movimento politico la cui espressione giornalistica è il mensile Avanguardia, rappresenta per molto versi un fenomeno particolare nel mondo variegato della destra radicale, e, più generale, del fronte antimondialista. Il giornale Avanguardia esiste dal 1982, storicamente fu organo del Fronte della Gioventù, ed è notoriamente divenuto autonomo dal 1991, anno dell'uscita dal Movimento Sociale Italiano dei

suoi più noti redattori. La Comunità Politica di Avanguardia ha tra i propri punti fermi ed originali la critica all'involuzione del M.S.I. che, nato seguendo gli ideali di onore, Patria e di una terza via tra capitalismo e marxismo, col passare del tempo cominciò a svolgere un ruolo di servizio al sistema, orientandosi verso l'anticomunismo molto più che verso l'antiamericanismo. Tutto questo, sfruttando la buona fede di tanti militanti. Un'involuzione, dunque, verso posizioni spesso sostanzialmente conservatrici e giustizialiste, culminate nella trasformazione completa (e tristemente chiarificatrice) della leadership di Gianfranco Fini, che definitivamente ha ripudiato il fascismo per abbracciare il sionismo ed i suoi ovvi corollari: una politica a favore della globalizzazione, dell'imperialismo guerrafondaio americano, dello smantellamento dello Stato sociale.... Quello che la Comunità Politica di Avanguardia evidenzia nel modo più originale e radicale rispetto ad altri movimenti di area è che le radici di tale involuzione siano antiche ed inscritte nel codice genetico politico di tanti pseudorivoluzionari di un tempo: ancora ad esempio Gianfranco Fini, che fino agli anni '90 definiva Mussolini il migliore statista del secolo, in realtà già circa 20 anni prima dichiarava di essere divenuto di destra imparando a "tifare" (termine non proprio esaltante, parlando di una guerra) per gli americani invasori contro i guerriglieri vietnamiti, durante una visione cinematografica del film "Berretti verdi", con John Wayne.


Era strumentale Fini quando esaltava Mussolini o quando lo ha rinnegato in nome del liberalcapitalismo e dell'abbraccio al gruppo ebraico-massonico B'nai B'rith? Senz'altro, per la Comunità Politica di Avanguardia, Fini era inautentico quando si "travestiva" politicamente da fascista, per poi solo apparentemente in modo incoerente approdare alla stigmatizzazione del fascismo quale male assoluto ed al considerare la Repubblica di Salò una vergogna. A chi si stupisce oggi di ciò bisognerebbe ricordare inoltre che già nel 2000 Fini dichiarò che, se fosse vissuto all'epoca della Seconda Guerra Mondiale, avrebbe fatto il partigiano: più chiaro di così...

La Comunità Politica di Avanguardia valorizza quindi la ricerca storica, che spiega come l'involuzione di A.N. fosse in realtà prevedibile, come avevano già previsto le menti più lungimiranti: tra queste persone, Berto Ricci, il quale, criticando la propensione a prendere in esame solo l'anticomunismo rispetto alla critica all'imperialismo a stelle e strisce, che in realtà sarebbe dovuta essere maggiore rispetto a quella nei confronti del sistema marxista, espresse ciò con queste inequivocabili parole: "non possiamo sentirci più vicini a Londra parlamentare e conservatrice, a Parigi democratica e conservatrice che a Mosca comunista... L'antiRoma c'è ma non è Mosca. Contro Roma, città dell'arte, sta Chicago, capitale del maiale" (da "Il Fascismo impossibile", Il Mulino, Bologna 1994). La Comunità Politica di Avanguardia, che opera per l'unità politica del Fronte antimondialista, e contro il sistema capitalista-usurocratico, s'impegna per far seguire le parole ai fatti: prova ne sono i contatti politici solidali ed amichevoli creati da esponenti della Comunità con politici iraniani, con studenti palestinesi (ad esempio in un'iniziativa del 1992, testimoniata da un numero del giornale Avanguardia dell'ottobre di quell'anno...) ed anche con militanti di sinistra radicale aperti al dialogo (apertura testimoniata dalla felice collaborazione, ad esempio, con le Edizioni Malatempora, che certo di destra non sono...).

Gli esponenti del gruppo politico, poi, sostengono una visione ecologista, contrastando tra l’altro la vivisezione nei confronti degli esseri più indifesi: gli animali. Altro elemento significativo è l’importanza data agli studi più scientifici riguardo il revisionismo storico sulla Seconda Guerra mondiale ed il periodo di poco precedente a questa. La Comunità Politica di Avanguardia rifiuta inoltre la figura dell'esponente di destra che si accanisce contro i diversi, e che fa della prepotenza e del sistema economico costruito sulla pellle dei più svantaggiati la propria regola di condotta. Inoltre, la Comunità Politica di Avanguardia crede nella pari dignità spirituale delle grandi tradizioni religiose umane, diverse espressioni antimaterialistiche dello Spirito: la rivista che esprime queste idee, infatti, non ha un orientamento anticristiano o anti-mussulmano o antibuddhista o anti-induista o anti-zoroastriano, e così via . Infatti il giornale vede già da tempo la collaborazione congiunta di seguaci di tendenze spirituali diverse: ad esempio neopagane, cristiane-tradizionaliste, mussulmane. Queste tendenze spirituali, che storicamente a volte si sono evolute in modo parallelo, ma che in alcuni casi hanno dato vita anche ad alcune forme spirituali sincretiche, vengono congiunte in Avanguardia in una visione antiimperialista, avversa all'americanismo ed in particolare all'attuale governo neoconservatore ed al suo pseudoidealismo espresso dalle guerre a stelle e strisce.... Inoltre, la Comunità Politica di Avanguardia è avversa al sionismo ed all'idea di esclusivismo etnico-morale dell'Ebraismo. In questo senso, l'elaborazione del progetto geopolitico Eurasia-Islam è visto come il puntare l'attenzione sulle culture più reattive contro l'attuale sistema politico- economico, che drammaticamente sradica i popoli, rende i politici semplici servi dei banchieri, ed omologa contro la volontà dei popoli. La Comunità Politica di Avanguardia, invece, indica la propria via in un socialismo gerarchico e nazionale, che riconosca l'importanza delle radici tradizionali. Uno dei mali più radicali è infatti il relativismo assoluto, o tendente all'assoluto, che rischia di distruggere ogni valore: per questo, la Comunità Politica di Avanguardia mantiene i suoi punti fermi. Parlando di tendenza negativa al relativismo assoluto non si vuole negare l'importanza della contestualizzazione di situazioni e problemi, e dell'analisi dei conflitti, ma ci si riferisce a chi, fermandosi alle cause superficiali dei problemi, metta tra parentesi cose fondamentali, ed arrivi a forme di nichilismo (non nel senso positivo del soldato politico di Nietzsche, ma in quello del non proporre nulla). Un esempio più essere chiarificatore: benchè le opinioni pubbliche mondiali siano state a stragrande maggioranza contrarie all'aggressione angloamericana all'Irak, diverse persone hanno avuto una reazione tiepida, dicendo di essere sì contro la guerra, ma con molti se e molti ma, ad esempio ricordando che quella di Saddam era una dittatura, addirittura ipotizzando in modo infondato che senza l'intervento americano il regime di Saddam sarebbe magari caduto con un prezzo umano ancora maggiore. Ricordare i lati negativi del governo di Saddam Hussein, ad esempio l'avere spezzato l'unità del mondo islamico con l'aggressione all'Iran (supportata dagli americani ), la repressione indiscriminata contro i curdi, e così via, in sè è giustissimo, ma assolutamente non bisogna fermarsi a questo e non bisogna dimenticare quello che c'è dietro questi fenomeni. A parte il fatto che la guerra angloamericana ha avuto un prezzo troppo alto per cambiare il regime, e comunque non spetti agli occidentali cambiare quesi governi, Saddam era stato supportato dagli americani in funzione antikhomeinista, ed, al di là di certe degenerazioni del suo governo, l'ideologia del partito Ba'ath, che era con lui al potere, e che coniuga il patriottismo con l'anticolonialismo, l'antisionismo con il socialismo e con uno spiritualismo laico, è tra le più valide. L'antikhomeinismo degli Stati Uniti, inoltre, non deriva certo da un appoggio ai diritti umani, infatti le accuse americane in questo senso sono strumentali: ad esempio in Iran le donne votano, cosa che non accade in Kuwait, nel qual caso però gli americani non protestano, dati gli stretti legami politico-petroliferi con quella nazione. Per questo, la Comunità Politica di Avanguardia ha condannato in modo assoluto l'aggressione anglo-statunitense all'Irak, che rimane una delle pagine più ripugnanti della vita politica, e, secondo la molto valida scrittrice indiana Arundhati Roy, la guerra più vigliacca della storia, al pari di poche altre. Una posizione, quella della Comunità Politica di Avanguardia, molto diversa da quella di Adriano Sofri, già noto per il suo intransigente prosionismo (si può ricordare il suo famoso articolo "Il dovere di amare lo Stato d'Israele", recentemente pubblicato da la Repubblica), ed il quale prendeva delle distanze dall'intervento americano solo perchè temeva una sciitizzazione a livello di istituzioni politiche dell'Irak, che potesse prendere a sua volta il sopravvento sugli yankee invasori.... Sofri ignora volutamente che con Saddam l'Irak era comunque indipendente, con gli americani il Paese ha un governo del tutto opprimente e servo degli U.S.A. : non caso, solo per il 50% degli irakeni Saddam era un criminale, mentre il 95% di essi non vuole gli americani sul proprio territorio. La Comunità Politica di Avanguardia denuncia quindi senza mezzi termini la politica americana, i cui slogans sembrano riecheggiare quelli mistificanti del romanzo "1984" del grande scrittore inglese George Orwell ("La guerra è pace", "L'ignoranza è forza", "La libertà è schiavitù"), e che, con l'intensificarsi delle prevaricazioni, a tratti perde anche il pudore. Ecco infatti cosa ha dichiarato, addirittura a degli studenti irakeni, il segretario di Stato americano al Commercio Donald Evans, a Baghdad: "Gli Stati Uniti sono intervenuti militarmente in Irak non per difendere i diritti dell'uomo, ma per restaurare l'economia di mercato capitalista". D'altra parte, che gli Stati Uniti si muovano per interessi utilitaristici è la regola e non l'eccezione, per quanto ultimamente la cosa sia divenuta ancora più evidente, con l'attuale mondo unipolare. A questo proposito, si può ricordare la triste situazione di un'altra sfortunata terra, l'Afghanistan, dove gli statunitensi, quando gli faceva comodo (in funzione antimarxista) appoggiarono i talebani, e poi rovesciarono quel regime in nome di un concetto tutto proprio di pseudolegalità, e per i rapporti di quel governo col saudita Osama Bin Laden (altro ex amico degli yankee). Ecco il risultato infatti della Relazione Ufficiale dell'Ufficio O.N.U. di lotta al crimine e alla droga , redatto sul finire del 2003: "L'Afghanistan si è liberato dal giogo dei Talibani solo per cadere sotto quello dei narcotrafficanti". [Questo articolo è stato pubblicato sui seguenti giornali: Avanguardia, il Quotidiano di Caserta, Ciaoeuropa]

domenica 27 gennaio 2008

chi votare-parla gens destra

questo post e' stato a me dedicato da parte del proprietario del blog Gens Destra
linko codesta pagina web

http://gensdestra.blogspot.com/2008/01/e-adesso.html

venerdì 25 gennaio 2008

martedì 22 gennaio 2008

la casa non e' un gioco


ieri sera circa un centinaio di militanti del movimento sociale fiamma tricolore si sono diretti verso ponte milvio dove c'era la cosidetta bolla del Grande Fratello.
Inneggiando al progetto del mutuo sociale hanno costretto partecipanti ed equipe del GF a sloggiare.
Ben fatto missini!
la casa non e' un gioco.MUTUO SOCIALE SUBITO!

venerdì 18 gennaio 2008

Ennesima presa in giro


Domando e dico:se si scopre che un partito della maggioranza ha molto probabilmente commesso qualcosa che non avrebbe dovuto fare,perche' non negarli la fiducia e toglierlo dalla scena politica,o almeno escluderlo dal governo?
Perche' se scopriamo che la signora Mastella e' accusata di concussione non dovremmo lamentarci chiedendo a gran voce ELEZIONI ANTICIPATE?

domenica 13 gennaio 2008

La salute dello Stato e' la salute dei Cittadini

Questo era un saggio breve che scrissi a scuola.L'argomento da trattare era il Machiavellismo,la sua morale e la politica,facendo riferimento ad alcune note di Antonio Gramsci e Guido Calogero.

E' giusto che la salute dello Stato sia una priorita',in quanto i cittadini per vivere bene devono vivere nel benessere,inteso in tutte le sue forme di manifestazione(economica,sociale,personale,ecc..).Lo stato in salute fa star bene il popolo,ma contemporaneamente il popolo che sta bene porta lo Stato ad alti livelli.Ma qual'e' la strada da intraprendere per attuare una politica efficace e rendere uno stato giusto?
E' una domanda che e' stata oggetto di discussione nel corso della storia e che ha prodotto piu' posizioni.
Niccolo' Machiavelli,grande personaggio del Rinascimento,espresse la sua opinione nella sua opera forse piu' celebre,Il Principe.Egli sostiene che all'inizio dev'esserci un uomo forte,dalle idee chiare,potente,carismatico,che agisce per il bene dei cittadini.Serve allo Stato una ferma presa di posizione da parte di un uomo che abbia le capacita' di formarlo,in grado di garantire ordine e stabilita'.
Una volta raggiunto questo importante obiettivo,Machiavelli suggerisce che venga formata una Repubblica (simile a quella di Roma)che dia continuita' e stabilita' e che possa rendere piu' partecipe la gente.
Emerge evidente,conoscendo anche solo parzialmente i contenuti de Il Principe,che Machiavelli poneva la politica in primo piano,considerandola come un attivita' autonoma e distaccata dalla morale religiosa.La politica ha,infatti,una propria "morale",che se a volte puo' sembrare non conforme rispetto alle consuetudini,e' necessaria per il lieto vivere;un esempio di questa morale e' la frase passata alla storia "il fine giustifica i mezzi".
Ma questo pensiero e' da considerarsi legato solamente ad un periodo storico ormai passato o e' adattabile ad ogni epoca?Porta forse questo distacco fra la morale comune e la politica,ad un allontanamento fra chi comanda e chi viene comandato?
Antonio Gramsci,celeberrimo esponente del Partito Comunista,si chiedeva,come risulta nei suoi Quaderni scritti durante la prigionia sotto il Regime Fascista,se lo scrittore rinascimentale con le sue tesi on volesse accentuare il distacco fra governanti e i governati,insegnando che esistono appunto due culture fra governanti e i governati.
Gramsci arrivo' alla conclusione che Machiavelli,per evitare dunque che il potente possa in qualche modo danneggiare il debole,abbia voluto suggerire ai comandati di trovare "un capo che sappia cio' che vuole e come ottenere cio' che vuole e di accettarlo con entusiasmo anche se le sue azioni possono essere o parere in contrasto con l'ideologia del tempo,la religione"
Il Principe,adattato al XX secolo,sarebbe dovuto essere un partito,capace di fondare un nuovo stato(Gramsci avrebbe voluto il PCI,ma gli storici pensano che questo l abbiano realizzato Mussolini in Italia e Stalin in Russia).
Guido Calogero definisce la saggezza machiavellica come "vigoroso odor d'aceto",poiche' sostuiene che il Principe riesce a lavorare "senza lasciarsi prendere dalla nausea per la politica,che e' uno dei consueti pretesti dell'egoismo moraleggiante".
Tutto fa pensare a un Machiavelli ideatore di una nuova visione politica,a favore dell'uomo e dunque dello Stato giusto.Sembrerebbe che il Principe,nonostante la sua morale,la sua fermezza e potenza,abbia comunque a cuore i cittadini,coloro che animano lo Stato.
Questo potrebbe essere riadattabile anche ai giorni nostri;e' giusto che la classe dirigente abbia a cuore il popolo,il quale si sentira' bene co nla conseguenza che tutto lo Stato stara' bene.Questo feeling sta alla base della SALUTE DELLO STATO.
Agire per il bene del cittadino vuole dire agire per il bene dello stato.

venerdì 11 gennaio 2008

perche' ci vuole la Destra in Italia

  • Perche' nessuno schieramento a parte la Destra sa tenere a bado una nazione come la nostra Italia.
  • Ci vogliono persone coerenti con se stesse e con la gente,codeste persone sono a Destra.
  • Servono persone carismatiche,ferme,tenaci,codeste persone sono a Destra.
  • Il Partito Democratico,che guardo con rispetto e un pizzico di ammirazione sebbene io sia di altre vedute,e' ostaggio della Sinistra estrema;cosi' non si puo' lavorare,bisogna cambiare l'organigramma dello Stato,bisogna girare a Destra.
  • La Vera Destra che mira alla salute della Nazione contemporaneamente mira alla salute del cittadino;e' ora di far vedere alla gente che la Politica,con i suoi rappresentanti,e' amica e non nemica del cittadino.

mercoledì 9 gennaio 2008

La Destra continua ad affermarsi


Leggendo questo articolo pubblicato su La Destra News,sembrerebbe che la situazione del giovane partito sia buona,e che questo possa garantire vita felice alla Vera Destra.
Sara' davvero cosi'?Speriamo bene.
anche perche' momentaneamente il mio sogno sarebbe una collaborazione fra la Fiamma Tricolore e La Destra.
Da quello che mi ha comunicato Giuseppe Minnella,l'intenzione di Storace era diversa,ovvero voleva inglobare la Fiamma all"interno del suo partito,ricevendo un giusto rifiuto dagli eredi missini.
Allora se davvero stanno cosi' le cose speriamo in un cambio di idee da parte del leader de La Destra.
Intanto leggete questo articolo


Sapevo che sarebbe stata la strada giusta, non quella più comoda, non quella più conveniente certo, ma quella più giusta. Ma sinceramente non mi sarei aspettato che a soli 2 mesi dall’Assemblea costituente de “La Destra”, a soli 2 mesi dalla calorosa (e per nulla scontata) partecipazione di Silvio Berlusconi a qull’evento, a soli 2 mesi dall’adesione al nuovo Movimento di donne come l’On. Daniela Santanchè e di tanti e tanti altri italiani, a soli 2 mesi dai primi passi del nuovo partito sul territorio e dall’apertura delle nostre prime sedi, il successo del progetto politico di Francesco Storace e Teodoro Buontempo fosse già così chiaro, così limpido, così grande per dimensioni e significato.

Sapevo, perché lo sentivo, che in Italia c’era bisogno di “rifondare la destra”, di riprendere un cammino, di ritornare non solo all’orgoglio dell’appartenenza, ma soprattutto di ritornare a rappresentare una comunità, una politica, una cultura di cui, specie in questi tempi, il nostro Paese non poteva fare a meno per rimettersi in cammino, per ritrovare la speranza nel futuro. Lo sapevo, lo “sentivo”.

Ma credevo ci sarebbe voluto del tempo per ottenere qualche risultato. Invece mi sbagliavo. Non solo “La Destra”, a poche settimane dalla sua fondazione, è stata motore di un crescente consenso in una larga parte dell’opinione pubblica ma, addirittura, la stessa Alleanza Nazionale, dopo aver registrato il fallimento totale della propria linea politica, la linea “modello Partito Popolare Europeo” per intenderci, imposta negli ultimi anni a tutto il partito dal suo Segretario nazionale, ha improvvisamente cambiato rotta nel tentativo un po’ “mal-destro” di fare proprie, quasi fotocopiandole (leggere per credere!), le posizioni, le istanze, i progetti e i programmi de “La Destra” e di “Gioventù Italiana” la sua organizzazione giovanile.

Dovremmo dunque rammaricarci, indignarci, protestare per questo? No, ne siamo sinceramente felici, perché anche questa sterzata a destra (in verità un po’goffa come tutte le cose indotte e non autenticamente sentite) la consideriamo già come una nostra prima vittoria. Certo, si aprirà inevitabilmente qualche problema di credibilità della classe dirigente di AN nel momento che questa, da qui a poco, inviterà il partito ad assumere su molti temi posizioni addirittura opposte a quelle così tenacemente sostenute solo fino a 6 mesi fa, ma questo è un problema di serietà e di coerenza che riguarda Gianfranco Fini, non certo Francesco Storace.

Infatti, il punto vero in tutta questa vicenda, è proprio Gianfranco Fini, costretto, ancora una volta per mero opportunismo politico, a riaffermare oggi cose in cui probabilmente non ha mai creduto; e questo per la semplice ed elementare considerazione che l’orgoglio dell’appartenenza ad una storia, in un leader politico, c’è o non c’è, non può essere oggetto di trattativa, di scambio o di calcolo; la coerenza, la fedeltà a Valori e a principi ideali o la si considera fondamento della propria azione politica sempre o così non lo è mai; cose come queste non possono essere elemento di compromesso sistematico, di valutazioni momentanee e opportunistiche.

Auguri, dunque, ad Alleanza Nazionale per il suo futuro, ma con un’ultima avvertenza: per portare fino in fondo “la svolta” Fini richiami un po’ i suoi dirigenti locali e dica loro almeno di astenersi dal mettere, come accaduto in Veneto, le loro segretarie ai vertici di importanti società finanziarie regionali. Anche questi comportamenti, mi pare, non sono molto in linea con una seria politica di destra.


Paolo Scaravelli – Portavoce Veneto de “La Destra”

Trama Nera

Questa e' la canzone degli Amici del Vento forse piu' nota,Trama Nera

Trama nera, trama nera,
sol con te si fa carriera.
Trama nera, trama nera,
tu dai la felicità.
Se vuoi tu migliorar la posizione
ed aumentare il minimo della pensione,
fai subito domanda di assunzione
in uno dei canali della teleinformazione
ed ogni sera tu alle otto e trenta,
la lacrima sul ciglio, la voce spenta,
raconta che a Milano è mancata la luce
perchè uno sconosciuto ha gridato: "Viva il Duce"
e che se le galline non fanno più l'uovo
è certo stato un colpo di Ordine Nuovo.
Se poi qualche compagno ci mette la bomba
tu non ti preoccupare, la storia sai si monta
e a far passare per nero ciò che è rosso
lo fanno da trent'anni a più non posso.
Trama nera, trama nera,
sol con te si fa carriera.
Trama nera, trama nera,
tu dai la felicità.
Se sei un ragazzino che gli piace
far la rivoluzione in santa pace,
se ami minacciar la borghesia
marciando con la scorta della polizia,
se vuoi che la ragazza ti citi ad esempio.
sei vuoi che il partito di te sia più contento,
racconta come hai fatto con voce sicura,
a denunciare subito la vera paura,
scambiando per Littore una vecchia contadina,
che andava per i campi con in spalla una fascina.
Trama nera, trama nera,
sol con te si fa carriera.
Trama nera, trama nera,
tu dai la felicità.
E se la tua ragazza ti ha piantato,
dicendo che le sembri un pò un pistola,
tu non ti preoccupare e vai filato
a raccontare a tutti questa fola:
tu dì che è stata colpa dei fascisti,
vedrai si muoveranno anche i ministri,
e se intervisteranno poi l'Oriana
vedrai che giurerà di averli visti.
Ma se malgrado tutto lei non torna,
tu lascia tutti e vai al Quirinale,
la certo troverai un radicale
che ti consolerà con un rapporto un pò anormale
Trama nera, trama nera,
sol con te si fa carriera.
Trama nera, trama nera,
tu dai la felicità.
Se non hai vinto mai un terno al lotto,
se proprio oggi a te scade l'affitto,
se hai perso per scommessa quattro cene
e come poi pagar non lo sai bene
ascolta che ti dico come fare,
ciò che fa per te ti voglio indicare
rivolgiti sicuro a Panorama
la pagheranno bene la tua trama.
Racconta che un bel giorno
passando per i boschi
scorgesti una radura
con certi tipi loschi.
E insieme ai tipi loschi c'erano:
due carriarmati,
un'antiaerea,
ventidue SS,
un ritratto di Benito,
Giulio Cesare,
quattro legioni,
due svastiche,
quindici forchette non socialiste,
la volpe del deserto,
due cani da caccia,
un cavallo bianco,
una crostata di mele,
E la sodisfazione avrai eccezionale,
di esser nominato eroe nazionale.
Trama nera, trama nera,
sol con te si fa carriera.
Trama nera, trama nera,
tu dai la felicità.

domenica 6 gennaio 2008

punti di vista:perche' la fiamma II

Riposrto la mail che ho ricevuto da francesco,l autore del commento da me gia' riposrato nello scorso post "punti di vista:perche' la fiamma"
Anche questa volta la sua e' un argomentazione valida.

"sono il commissario della sezione di Fiamma Tricolore di Taurianova (RC),

ed a questo punto il mio intervento può sembrarti di parte, ma non lo è, mi spiego meglio, siamo un gruppo di ragazzi, che erano iscritti all’MSI poco prima della svolta di Fiuggi

abbiamo confluito anche noi in A.N. ma con il passare del tempo abbiamo visto che il partito non rispecchiava più le nostre idee, stava perdendo le sue tradizioni e modificava le sue lotte

disgustati abbiamo lasciato la politica, attiva intendo, oltretutto perché non c’erano opzioni concrete alla destra di AN, piccoli partitini con dei soli punti programmatici.

Dopo circa 9 anni di inattività siamo tornati alla carica, abbiamo girato un po’ su internet e con nostra grande meraviglia, finalmente un qualcosa si muoveva, abbiamo letto il programma di Fiamma

Ed abbiamo trovato molti punti che riscontravano le nostre idee, oltre a vedere che finalmente non sembrava più un circolo culturale per la rivalutazione del fascismo, ci siamo convinti ed abbiamo fatto la scelta

Di entrare in Fiamma, questo succedeva 1 anno fa, da allora sempre fedeli e sempre i primi

Saluti

Francesco"

giovedì 3 gennaio 2008

punti di vista:perche' la fiamma

Avevo chiesto a Giuseppe Minnella,responsabile del sito storico Il duce.net
e comissario federale del MSFT per quale motivo si sarebbe dovuta preferire la Fiamma Tricolore ad altri partiti di Destra.
Fra i vari commenti ne riporto uno che mi ha particolarmente colpito

"perchè scegliere fiamma se è piccola?
Perchè se siete pieni di ideali e convinti che le cose possono cambiare, è l'unico partito che ti da la possibilità di farlo, se avete la destra nel cuore, se volete uno stato sociale e non alla mercè delle banche e dei capitali, l'unica scelta logica è Fiamma, nulla contro Forza Nuova o il Fronte Nazionale, ma le idee si misurano con i programmi, e fiamma non ha 10 punti programmatici come gli altri, ma ha un programma che può essere condiviso o no, che può cambiare o modificarsi in alcune sue parti ma non lascia le radici da dove è nata, perchè comunque anche Fiamma è un movimento, e come qualsiasi movimento è mutevole nell'aspetto ma non nelle idee, se non sono stato chiaro. Per quanto riguarda lo svecchiamento, la federazione provinciale di Reggio Clabria ne è l'esempio, provate a chiedere al commissario federale quanti anni ha."
Concordo pienamente.

mercoledì 2 gennaio 2008

La Sagra di Giarabub

In un momento non felice per le armi italiane, l'eroica resistenza del presidio di Giarabub divenne un caposaldo per la propaganda e quindi venne realizzata una canzone molto popolare di cui propongo il testo,.




Inchiodata sul palmeto - veglia immobile la luna

a cavallo della duna - sta l'antico minareto.

Squilli, macchine, bandiere, - scoppi sangue ... Dimmi tu

che succede cammelliere? - E' la sagra di Giarabub!

Colonnello, non voglio pane, dammi

piombo pel mio moschetto

c'è la terra del mio sacchetto

che per oggi mi basterà.

Colonnello, non voglio l'acqua, dammi

il fuoco distruggitore

con il sangue di questo cuore

la mia sete si spegnerà.

Colonnello, non voglio il cambio,

qui nessuno ritorna indietro

non si cede neppure un metro

se la morte non passerà!"

Spunta già l'erba novella - dove il sangue scese a rivi...

Quei fantasmi in sentinella - sono morti, o sono vivi?

E chi parla a noi vicino? - Cammelliere, non sei tu?

- In ginocchio,pellegrino: - son le voci di Giarabub!

Colonnello, non voglio pane, dammi

piombo pel mio moschetto

c'è la terra del mio sacchetto

che per oggi mi basterà.

Colonnello, non voglio l'acqua, dammi

il fuoco distruggitore

con il sangue di questo cuore

la mia sete si spegnerà.

Colonnello, non voglio il cambio,

qui nessuno ritorna indietro

non si cede neppure un metro

se la morte non passerà!"

Colonnello non voglio encomi,

sono morto per la mia terra...

Ma la fine dell'Inghilterra

Incomincia a Giarabub!



Nel maggio 1942 venne anche realizzato un film con la regia di Goffredo Alessandrini.


(tratto da http://digilander.libero.it/avantisavoiait/Sagra%20di%20Giarabub.htm)